Gli ultimi appunti di Josè Saramago

"Penso che nella società attuale ci manchi la filosofia. Filosofia come spazio, luogo, metodo di riflessione, che può anche non avere un obiettivo determinato, come la scienza che invece procede per soddisfare i suoi obiettivi. Ci manca la riflessione, pensare, necessitiamo del lavoro di pensare e mi sembra che, senza idee, non andiamo da nessuna parte." Gli ultimi appunti di Josè Saramago

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mercoledì 6 gennaio 2010

PENSIERO ZEN


Chi è maestro nell'arte di vivere distingue poco fra il suo lavoro e il suo tempo libero, fra la sua mente e il suo corpo, la sua educazione e la sua ricreazione, il suo amore e la sua religione. Con difficoltà sa cos'è cosa. Persegue semplicemente la sua visione dell'eccellenza in qualunque cosa egli faccia, lasciando agli altri decidere se stia lavorando o giocando. Lui pensa di fare entrambe le cose assieme.

1 commento:

  1. Essendo il 6 gennaio l'ultima delle 12 Notti Sante, (i dodici semi il cui frutto sarà ciascun mese dell'anno futuro) secondo la tradizione Cristiano-ortodossa, mi pare che questo pensiero sia un ottimo augurio per il nuovo anno.
    Vi ritrovo, non solo il miglior spirito Zen (mente-zen - mente-di-principiante) ma anche lo spirito della miglior tradizione spirituale europea. Penso a Goethe e Huizinga (Homo ludens) che, in modo diverso non distinguevano il lavoro dal gioco.
    Qui sta il vero riscatto da ciò che gli Ebrei chiamavano "peccato" originale.
    E' a causa di quello che il lavoro diventa maledizione: partorirai nel dolore e lavorerai la terra col sudore della fronte!
    Se l'avessi letta in gennaio le direi che il buon anno è assicurato, leggendola in agosto si può dire che già del lavoro (pardon, GIOCO) è stato fatto!

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